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Vincent Massari. Una storia civile

Vincent Massari è poco più che adolescente quando il 6 gennaio del 1915 si imbarca a Napoli insieme a sua madre Angela sul piroscafo Taormina alla volta degli Stati Uniti. Prima di lui, alcuni anni prima suo padre Domenico aveva lasciato la Marsica per attraversare l’Atlantico e giungere in Colorado, per iniziare a lavorare come minatore alle dipendenze della Colorado Fuel and Iron Company.

Da qualche tempo i genitori di Vincent erano molto preoccupati per le sorti del figlio, rimasto in Italia a studiare in seminario. Nel 1914 iniziano a prendere forma gli eventi che porteranno allo scoppio della prima guerra mondiale e i coniugi Massari iniziano a rendersi conto che presto anche l’Italia sarà coinvolta nel conflitto.
Il terrore è che il loro figlio debba partire e andare in battaglia, per questo la madre di Vincenzo torna in Italia per convincere il figlio a seguirla e a raggiungere la famiglia in America.

Il terremoto della Marsica nel 1915

Vincent non sa ancora che questo viaggio gli salverà la vita. Il 13 gennaio 1915 la Marsica viene devastata da un terremoto che provoca più di 30 mila morti. Come scriverà Ignazio Silone “I soffitti s’aprivano. In mezzo alla nebbia si vedevano ragazzi che, senza dire una parola, si dirigevano verso le finestre. Tutto è durato venti secondi, al massimo trenta. Quando la nebbia di gesso si è dissipata, c’era davanti a noi un mondo nuovo…”

Vincenzo e la madre non sanno ancora nulla mentre attraversano l’Atlantico, proseguono il loro viaggio mentre il loro paese, Luco dei Marsi, è scomparso in un sisma tra i più devastanti della storia d’Italia.

Questo dato, che fa di Massari un sopravvissuto, è stata la scintilla dell’interesse e dell’approfondimento per Alessio De Stefano, scrittore e ricercatore che sulla biografia di Massari ha realizzato un’interessante lavoro sul campo, da cui è nato il suo libro Vincent Massari. Cronache di un abruzzese d’America, pubblicato da Radici Edizioni.

Le condizioni dei lavoratori in Colorado e le prime lotte sindacali

Quando giunge in Colorado il giovane Vincent è testimone delle durissime condizioni dei lavoratori nelle miniere e delle prime lotte operaie. Dal 1913 al 1914, il padre Domenico ha partecipato agli scioperi di Ludlow, culminati in un vero e proprio massacro, l’evento che causò il maggior numero di vittime nella lotta sindacale dei minatori negli Stati Uniti d’America. Sono 19 le persone che rimangono uccise dai miliziani durante gli scontri.

Come racconta De Stefano “Ludlow è un monito, uno spartiacque tra un mondo in cui non è lecito immaginare i propri diritti e un altro, in cui può esistere un riscatto”. Per il giovane Vincent il lavoro in miniera sarà il primo tassello di un percorso di riscatto sociale e di impegno civile.

La pagina de "L'Unione" con la prima uscita di "Fontamara", pubblicato a puntate sul giornale a partire dal 20 luglio 1934. A destra si legge anche l'inserzione con la pubblicità del libro di Ignazio Silone.

L’esperienza editoriale e l’impegno antifascista

Il primo numero di Marsica nuova, il primo giornale diretto da Vincent Massari, esce nel 1918. È un foglio unico di quattro facciate ed è il primo ponte tra la comunità di abruzzesi in America e la loro terra d’origine. Il giornale ospita editoriali, lettere degli abbonati e recensioni di libri scritti da autori abruzzesi, ma è anche un prezioso strumento per chi arriva dall’Italia e ha bisogno di informazioni essenziali: a chi rivolgersi per iniziare un lavoro, come procurarsi beni di primaria importanza. Questa prima esperienza giornalistica è per Massari il nucleo di partenza della sua carriera giornalistica, e sarà anche la base per il suo futuro impegno politico e civile.

Qualche anno più tardi, quando nel 1922 iniziano ad allacciarsi i rapporti tra il nascente regime di Mussolini e le comunità degli italiani in America, con la reciproca assistenza tra alcuni dirigenti vicini al regime e l’Order Sons of Italy guidati da Giovanni di Silvestro. Massari non esita nel prendere posizione e contrastare il radicamento del fascismo sul suolo americano. Come si legge nella lettera di Massari del 4 gennaio 1924 pubblicata su “L’Unione”, il giornale a cui ora collabora: “Il fascismo che io conosco ripugna alla mia coscienza di lavoratore, di cittadino, di italiano. Io l’odio perchè esso ha danneggiato la patria nostra. E per me la patria non è l’acrobatico Mussolini, né la dinastia, bensì il popolo. Chi come me ama l’Italia e il suo buon nome non può fare a meno di combattere il fascismo.” La lettera sarà ripresa come un esemplare documento di condanna da parte della stampa clandestina antifascista. 

Tra i meriti di Vincent Massari c’è anche quello di aver contribuito alla diffusione e al successo di un libro che rappresenterà uno dei casi letterari del Novecento. Nel 1933 Ignazio Silone pubblica a Zurigo l’edizione in lingua tedesca del suo romanzo Fontamara. Il titolo riprende il nome di un immaginario paesino dell’Abruzzo, e avrà un’avventurosa storia editoriale. Uscirà a puntate sulle pagine de L’Unione tra il 1934 e il 1935, ben 10 anni prima che possa essere pubblicato in Italia. 

Ritaglio di giornale con il ringraziamento di Vincent Massari per la sua elezione alla Camera dei rappresentanti del Colorado, 1954.

La politica e la nomina a senatore del Colorado

Il 1964 è l’anno dell’elezione di Vincent Massari per il suo primo mandato come senatore del Colorado, ottenuta con 17.708 voti. Un evento che viene salutato con grande entusiasmo anche nel nostro paese. Il suo percorso politico proseguirà per oltre un decennio con un approccio diretto e pragmatico. Concretizzerà importanti progetti, spendendosi senza riserve per la sua comunità e realizzando poco prima di morire la sua idea più ambiziosa, il progetto dell’Università del Colorado del Sud

In copertina: Vincent Massari con il senatore Paul Bradley – 4 gennaio 1967 © The Denver Post

Alessio De Stefano

Nato ad Avezzano nel 1987. Dal 2019 si occupa di raccogliere e raccontare libri, storie e tesori d’arte della sua terra nella Piccola biblioteca marsicana. Nella primavera del 2023 ha pubblicato per Radici Edizioni Vincent Massari. Cronache di un abruzzese d’America.

In copertina: Alessio De Stefano